17/11/07

buona tavola e buona compagnia. i greci avevano ragione da vendere.

Sabato sera culinariamente ideale.
sai quando verso il fine settimana già pensi a quello che mangerai? e allegramente cominci a comporre il tuo menu, lo plasmi in base ai tuoi gusti? rifletti sulle possibili varianti, studi un piano B perchè se questo piatto stasera non lo fanno...o metti che quel vino l'hanno finito...mica si può improvvisare, mica si può rischiare di rovinare tutto con una scelta affrettata, no!
bene. ovviamente per fare ciò devi prima aver scelto il luogo deputato al banchetto, in questo caso un ristorantino sull'appennino, modesto nell'arredamento, ruspante nel servizio, una gioia per il palato, più che onesto quando chiedi il conto (qui mi conoscono e mi fanno a modo ma è molto accessibile comunque).
il dubbio settimanale era stato il seguente:
_menu A) primo, tigelle con lardo e grana e cacciatora. ( per il primo tagliatelle al ragù o tortelloni burro e salvia?)
_menu B) gnocco fritto e tigelle con cacciatora e ogni genere di salume, verdura e formaggi.
_vino A) lambrusco prodotto da loro che è fra l'amabile e il dolce.
_vino B) lambrusco d'etichetta, secco e un pò più forte.
sì perche quando la cena è particolarmente emiliana, soprattutto con gnocco e tigelle, il lambrusco dà il meglio di sè.
le distanze fra i menu non sono così marcate ma comunque una scelta la si deve pur fare.
al ballottaggio ha vinto il menu A, le tagliatelle hanno stravinto, (chi era con me ha ceduto al tortellone), all'unanimità vittoria del lambrusco casereccio.

due parole sul primo: ho sempre dei dubbi ma storicamente cedo alla tagliatella perchè come la fanno qui...da nessun'altra parte del globo; pasta fatta in casa, irregolare, cotta al dente che a volte si appiccica , ragù di carne saporito e "tritato" fine.

due parole sulla cacciatora: il coniglio alla cacciatora sarebbe "in bianco", fatto sfumare con il vino bianco oltre alla base di aglio, olio d'oliva, rosmarino...rimane quindi poco sugo e può risultare asciutto anche se saporito per la presenza di numerose spezie.
esiste poi il coniglio ai peperoni (gialli) che vanno inseriti a metà cottura dopo che il vino bianco è sfumato e dopo l'inserimento di aglio tritato e cipolla. è chiaro che qui di sugo ce ne viene già di più.
poi esiste la versione che ieri sera mi hanno portato. il coniglio è un assemblaggio delle due versioni, con l'aggiunta decisiva di concentrato di pomodoro che oltre a renderlo rosso, crea un sugo abbondante ideale per "pucciarci" le tigelle calde. inoltre viene servito affogato nel mix cipolla-peperoni-pomodorini.
la cacciatora "dopata" era presente nei due menu e questo dice tutto.

dunque la serata è andata bene e le aspettative rispettate. con quindici eurini ho mangiato da crepare e bevuto bene. più la bottiglia calava più si rideva e ci si burlava delle improbabili vestite delle donne mature, non più giovani, forse single o forse in libera uscita alla ricerca di nuove emozioni. le all-star rosa (tarocche???), alte con tacco dieci non si possono vedere. e infatti qui le risate grasse si sono fatte fragorose.

salute.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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