25/11/07

La leggenda di Beowulf.

La vicenda è particolare e per nulla scontata.
Zemeckis, se si scrive così, potrebbe pure fare il remake de "il buono, il brutto..." che lo perdonerei lo stesso. Tanto non lo farà mai. Lo perdonerei perchè abbiamo un debito con lui; oltre a Forrest Gump che non mi è mai piaciuto molto, Zemeckis ci ha regalato alcuni capolavori degli anni ottanta: All'inseguimento della pietra verde, Ritorno al futuro I,II,III, quella perla che è Chi ha incastrato Roger Rabbit? e La morte ti fa bella che ha anticipato le tette della Santarelli, lo scoppio aereo-mammario di Carmen di Pietro, i canotti della parietti ecc ecc eccc eeeeecccccc.......
Ora, del signor Beowulf non ne avevo sentito parlare ma com'è detto la leggenda nordica narrata tiene. Veriteria o no chissenefrega.
Però poi viene il resto.
Anche se la tecnica è strabiliante, innovativa, moderna e incredibile...a me non piace. Per niente.
I personaggi, che sono interpretati da attori di carne modificati in digitale, sembrano nei movimenti, cartoni animati robotizzati. Movimenti a scatti e innaturali. Disturbanti durante la visione.
Queste pellicole rappresentano il primo movimento "estremista o d'avanguardia" tecno-info-cinematografico della nostra era. Non considero volutamente film con o senza effetti speciali classici.
L'altra categoria è rappresentata dai cartoni animati che con la Pixar assorbita dalla Disney hanno raggiunto livelli maestosi; ovvero cartoni animati, umanizzati, che volutamente perdono gli scatti innaturali per ottenere movimenti fluidi e realistici.
Quindi dall'uomo, reale, verso il pupazzo con movimenti innaturali, il primo.
Dal pupazzo, finto, verso l'uomo con movimenti naturali, il secondo.
Sembrano due auto che sfrecciano in sensi di marcia opposti.
Io vorrei viaggiare su una Cars guidata da Mr Incredible mentre Remy mi prepara la Ratatouille.
E si incrocio Beowulf gli faccio le corna.

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