01/01/07

Let them eat cake

Questo film per molti è una rottura di palle, per altri non rispecchia la "storia", per altri ancora è ripetitivo. Certi dicono che si salva solo la fotografia e che solo la Dunst è all'altezza; che la sceneggiatura è una schifezza e che i film muti lo erano fino alla fine e non solo per la prima mezzora. Ho letto quasi solo critiche negative...le positive, poche, non lo sono mai fino in fondo. Ma in effetti dei critici veri è meglio diffidare visto che in settimana su "il giornale", un film come "The blues brothers" viene definito <...da evitare>!
De gustibus non disputandum est.
Secondo me è un gran film, un'altra bella prova della Coppola che, mi sembra ovvio, adora le storie di donne che affrontano una vita non al limite, ma particolari si.

La sceneggiatura, è vero, non è ricca ma chi se ne frega. Tante parole servono per altri film non per raccontare l'opulenza, la ricchezza, la noia, la solitudine, i fasti dei ricchi del tempo. Immagini e musica sono più che sufficienti. E' un vero dipinto dell'epoca, un'istantanea alla quale abbandonarsi per divertirsi a coglierne i particolari come nelle opere del Canaletto o di Bosch. Parrucche, abiti, scarpe, ventagli, cappelli e poi ancora banchetti e fantastici dolci e torte di ogni tipo, mousse tremolanti come lo stile di vita dei giovani della corte francese. Colori pastello, abbondanza di fuxia, rosa e azzurro. Alla Coppola non frega niente della storia degli storici se no non mischiava minuetti a rock anni ottanta; le frega solo della regina, che sta alle regole di malavoglia, che vive in un tempo sbagliato ma se lo cuce addosso modellandolo a suo piacimento.
Tanti lussi per scongiurare la noia della corte, del marito all'antica (per lei), delle usanze inutili e pompose di Verailles (che lei, non è da trascurare, ama perchè ha il gusto del bello). Non è come si può pensare una ragazza ribelle a tutto tondo, accetta molto della Francia ricca perchè in fondo molto sta ricevendo.
Marie-Antoinette è solo un pò più avanti rispetto al suo tempo.
Il film a volte ricorda i video musicali, montaggio frenetico e musica alta per poi ripiombare sulla lentezza dei gesti, sugli sguardi prolungati dei protagonisti.
Accelera di colpo e frena bruscamente, si fa ricco da far schifo per poi diventare poverissimo quando gli imparruccati ciccioni spettegolano alle feste.
Vien da pensare che tanto sfarzo possa riempire perfino quel vuoto creato da gesti artefatti e protocolli inutili.
Il film è spiazzante perchè illude lo storico che è in noi, il quale ne rimane deluso; è da vedere perchè è coraggioso e unico nel suo genere, perchè la Coppola è davvero brava, perchè la fotografia e i costumi sono perfetti, perchè gli attori sono appropriati e perchè non dà lezioni ma suggerisce domande perchè un film nuovo e fresco.









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