25/03/07

That's rock!

300 è pura estetica, ed è un piacere, una gioia per gli occhi.
Al di là del significato politico che ognuno ne può trarre, ciò che più mi ha soddisfatto è la completa prostrazione del regista Zack Snyder all'arte di F. Miller. Le tavole del fumetto sono coinvolgenti, potenti e strabordanti. Sono irreali come solo l'arte sequenziale si è potuta, fino ad ora, permettere. Sarebbe quindi stato un sacrilegio se il film non avesse rispettato il gusto estetico del disegnatore.
L'impressione è che con questa pellicola il cinema abbia fatto un salto in avanti.
Con Sin City il fumetto si era impossessato del cinema, con 300 il cinema e il fumetto vanno a braccetto ovvero il cinema resta tale prendendo dalla novel il cuore, la magniloquenza dei colori, lo strapotere visivo.
Si sta abituando il pubblico esclusivamente cinematografico ad assorbire la potenza, "meravigliosamente irreale" del fumetto. La critica era unanime nel demolire la trasposizione di Rodriguez, ora qualche "saggio illuminato" ha fatto un piccolo passo per capire che in 300 non c'è solo cinema.
Tradurre in cinema un testo letterario è una cosa, tradurre un albo che fa dell'arte grafica la sua linfa è decisamente un'altra.
Un "saggio kamikaze" ha persino dichirato che di fronte a questo film si sarebbe ritirato in buon ordine per lasciare spazio agli esperti del settore.
Qualcosa sta cambiando?

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