16/01/08

A chi tremano le gambe?

Il nostro è un paese libero. Si dice.
Ed è vero, oggi più che mai.
La libertà massima, quella di scegliere di non essere liberi, è stata raggiunta dall'università "la sapienza" di Roma.
Circa sessanta insegnanti hanno scelto di avere paura del pensiero di un papa.
Hanno scelto di essere schiavi della politica là dove si fa cultura.
Hanno scelto di proibire.
Ma cavolo l'università è un luogo di studio, di formazione e soprattutto di dialogo che sta alla base del progresso e dell'evoluzione culturale.
L'università non è un centro sociale. Il sessantotto è finito.
Accidenti tutti hanno la libertà di dissentire nel dibatto pubblico e, ovviamente, anche del pensiero di un papa, ma questo dibattito deve avere luogo. O no?
Proibire ad un uomo di riconosciuta cultura, ex docente universitario ed ora a capo della chiesa cattolica, di parlare dove la cultura "forse" si fa, è intollerabile, è stupido.
Giudicare, sostenere, obiettare è sacrosanto. e Zittire è involuzione, inciviltà.
Chi è ora l'inquisitore?
Che figura fanno un manipolo di docenti di Fisica che si tappano le orecchie?
Quale insegnamento trasmettono ai propri studenti?
E' ovvio che alla base di questo dissenso c'è una strumentalizzazione politica e chi dice che l'università è laica, che la visita del papa può infastidire chi non è cattolico evidentemente ha perso di vista l'obiettivo di preservare i luoghi della cultura e della scienza da tale ingerenza.
La cultura è stata e rimane la massima forma di libertà. E nel dibattito culturale nessuno può zittire nessuno. Come detto si può dissentire, è ovvio.
Ma allora perchè fa tanta paura la visita di un papa?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo al 100%.
Anna

Anonimo ha detto...

solo "l'inquisitore"...mi sembra un pò esagerato...
Anna

mattev ha detto...

infatti lo è ma è una provocazione.