02/12/07

Novembre. Garda.

Nel novembre appena trascorso ho preso la A22, --> uscita Affi --> Costermano --> Albarè--> Garda (Verona), arrivati, svariate volte.
Motivo: riabilitazione del babbo che sta benone.
Conosco gli autogrill a menadito compresi gli orari in cui la tipa grassa (è sempre grassa) che pulisce i bagni è assente e non sei costretto a lasciare le monete sul piatto.
Però lo ammetto ho ceduto al bego o verme o lombrico della Juve. Eeee checcedevofà sono anni che lo ammiro, mi chiama, mi parla e ho ceduto! Ora ne vado fiero.
Comunque Garda è davvero deliziosa e in novembre si può pure trovare un parcheggio.
La presenza di inglesi e tedeschi che fanno la fortuna dei negozietti (per turisti) è alta oltrechè inspiegabile. L'aceto balsamico è venduto come l'oro...in Veneto.
Visti i molti hotel-ristoranti-pub-bar-pizzerie chiusi si può affermare che novembre è il mese più spompo ma sulle vetrate c'è scritto: "riapertura in dicembre". E allora giù con i mercatini, aperture domenicali e feste per ogni santo.
Dalla settimana scorsa e fino al 2008 inoltrato sul lungo lago hanno aperto numerosi chioschi (di legno, deliziosi, ad edicola) dove si vendono prodotti alimentari tipici. Oddio non è che hanno granchè da offrire ma oltre a vendere propongono assaggini molto graditi. Succede allora che alle 11 di mattina passeggi fra i chioschi, imbacuccato per il freddo, il lago a due passi, profumi di dolci, odori di formaggi, i pescatori che ritornano su barchette "monolocale" (la Yole non manca mai) e niente può farti stare meglio che assaggiare i vini locali che la ragazza mora infreddolita è così gentile da versarti in bicchierini di carta. Così il freddo si attenua un pò.
Passeggia e passeggia e visto che il centro si sviluppa dal comune al parcheggio in due, trecento metri, ti ritrovi sempre dalla ragazza mora. Finisce che compri un Bardolino novello, un Valpolocella '05 e un Fiore Rosso. La ragazza mora infreddolita sorride.
E però ora di pranzo e dopo un salto in clinica (il babbo sta benone) torni giù in centro sul lungo lago. Parcheggi in otto-nove manovre perchè i loculi per le auto sono stretti fra loro e lo spazio per entrare è diviso fra auto, platani, fioriere (con cavoli blu), panchine, cartelli, passanti e tassametri; è come giocare a tetris ma meno divertente. Scendi dalla macchina, esulti e vai verso il centro. E lì una signora-rapace che ti ha visto quando ancora eri all'autogrill di Campogalliano ti chiede: "...deve mangiare?"
Volevo arrivare almeno in piazza Catullo ma...cedo al fascino ed entro. Pizza, è deciso. Ma il dramma si sfiora quando a mia richiesta il cameriere tuona: "...mi chieda tutto ma non la salsiccia!"
Va beh, wurstel e cipolla con mozzarella di bufala.
Tutto bene. Mangio, pago e arrivederci.
Anche senza salsiccia Garda è piacevole e la densità umana ti permette di camminare, in estate forse, parcheggi a Mantova.
Le visite al babbo sono state numerose, tali da indurre a visitare altre località. Una in realtà: Lazise. E' più grande di Garda, meno accogliente ma più curata. Soprattutto la pavimentazione sul lungolago: vivace, mossa ma elegante.
A Lazise non manca niente: castello, mura, porto con i cigni e le anatre, chiese, palazzi vecchi, sito dell'eta del bronzo, borgo medievale...viuzze carine con tanti negozi, bandiera italiana sempre sventolante e soprattutto il primato che si può leggere nella targa in foto. Clicca e come al solito per vederla più grande.
Però attenzione!
Qui e solo qui, nel più antico comune d'Itlia, non azzardatevi a mettervi il costume azzurro!

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