30/04/07

La panchina.

La cosa che più fa incazzare della convalescenza è che VOI siete liberi e IO no!
Mi spiego, la prima settimana dopo l'operazione si sta abbastanza male la mia testolina proprio se ne sbatte di quello che accade in casa, nel viale, in paese o nel mondo.
Qui tutto va bene.
Poi si comincia a guarire e il dolore non c'è più; non sono ancora in piena forma ma quando il male se ne va del tutto la mia testolina ricomincia ad aprirsi al mondo.
Qui non va tutto bene.
Ok ti dicono, ti stai rimettendo alla grande, fai un sacco di progressi, dovresti essere contento in fondo il più è passato...
Sì, sì, ma il problema rimane la testolina, che ora ragiona come se fosse la testa di uno che non ha un tutore rigido e invece, ma spero per poco, ce l'ha.
E allora i messaggi di amiche e amici, mi ricordano che loro stanno sulla giostra e io sto sulla panchina, a vederli girare.

Al massimo sono loro che si siedono con me sulla panchina ma poi, a ragione, ritornano sulla giostra.
Io farei lo stesso.
Ma su quella panchina, a volte, non si sta poi così male...
...si può gustare un gelato e leggere un giornale,
...si può fare conversazione con chi passa, con chi ti si siede accanto,
...si può anche beccare chi bara e sale sulla giostra senza gettone.
Sulla panchina soprattutto si osserva attentamente perchè il tempo, da qui, scorre un pò più lento.
E così ti capita di cogliere quelle sfumature che dalla giostra non si notano...ti capita di conoscere meglio le persone, di scovarne nuovi tic ma anche nuove virtù e cazzo, è una bella scoperta.
Un pò mi ci sto affezionando alla mia panchina e allora rilancio: ogni tanto scendete dalla giostra e fermatevi anche voi su una panchina, anche solo per cinque minuti, ma credetemi, è tutta salute.
P.S.
Se non trovate una panchina ditemelo, vi presto la mia!

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